Chiara Controzorzi - Psicologa Psicoterapeuta - Milano - Abilitata EMDR
Dott.ssa Chiara Controzorzi EMDR Practitioner
Psicoterapia Sensomotoria

EMDR

L’EMDR (Eye Movement Desensitisation and Reprocessing) è una tecnica di intervento che viene applicata in riferimento ad esperienze di vita sfavorevoli, traumatiche e disturbanti che generano un disagio intenso (pensieri e ricordi disturbanti, emozioni negative intense, malessere fisico e psicosomatico) e  consente di eliminare o ridurre significativamente il malessere ad essi collegato.
E’ una metodologia ben strutturata che viene utilizzata per il trattamento dei Disturbi Post Traumatici da Stress, dei traumi psicologici e di varie patologie e disturbi psicologici e psichiatrici; si può integrare all’interno dei percorsi psicologici, garantendo, in buona parte dei casi, una maggior efficacia, in un tempo più breve.
 
CENNI TEORICI
La vasta gamma di applicazioni terapeutiche dell’EMDR si basa sul modello dell’Adaptive Information Processing (AIP) che ipotizza che la patologia si determini quando esperienze non elaborate, perché stressanti, dolorose o traumatiche, vengono immagazzinate all’interno della propria rete neurale, senza che si possano collegare a qualcosa di maggiormente adattivo; in questo modo, le nuove informazioni, le esperienze positive e le emozioni non riescono a collegarsi al network in cui è immagazzinato il materiale che non è stato elaborato, impedendo, così, un apprendimento adattivo dell’esperienza vissuta.
Al contrario, quando un’esperienze viene elaborata, viene come “metabolizzata”, “digerita”, e ciò che è utile viene immagazzinato con le emozioni ad esso associate, così da costituire una guida per esperienze future.
Per capire, facciamo un esempio pratico: un bambino può cadere dalla bicicletta e piangere, ma con il conforto e le cure appropriate, la paura passa e il bambino impara cosa è necessario fare per andare in bicicletta in modo sicuro. Ma alcuni bambini cominciano a manifestare ansia rispetto all’andare in bicicletta e il disagio non diminuisce. La persistenza del disagio dimostra che il sistema di elaborazione delle informazioni del bambino ha immagazzinato l’esperienza senza elaborarla fino a raggiungere una risoluzione adattiva. Così, l’andare in bicicletta evocherà in quel bambino i sentimenti legati alla caduta e non la piacevolezza dell’andare in giro con la bici o il dolore passeggero. L’evento rimarrà, dunque, “congelato” nel tempo, verrà associato alla paura e al dolore e diventerà un evento di riferimento per qualsiasi esperienza ad esso collegabile.
 
Il modello dell’AIP sostiene, dunque, che le esperienze positive vengono immagazzinate in una rete mnestica e costituiscono apprendimento per il futuro; al contrario, le esperienze disturbanti e traumatiche si trovano in un’altra rete, non generano apprendimento adattivo e possono essere riattivate da qualsiasi stimolo che ricordi questi eventi. Nello specifico, quando l’individuo si trova a vivere un evento simile nel presente, questo viene immediatamente collegato all’esperienza precoce non elaborata e i pensieri, le sensazioni fisiche e i sentimenti negativi precedentemente immagazzinati si ripresentano involontariamente. In breve, il passato diventa presente.
LA TECNICA EMDR E SUE APPLICAZIONI
La procedura dell’EMDR è stata sviluppata e affinata per accedere alle esperienze disfunzionali immagazzinate in modo disfunzionale e stimolare il sistema di elaborazione delle informazioni, così da permettere la trasformazione delle informazioni in una risoluzione adattiva e promuovere un apprendimento adattivo. Ciò permette di eliminare o ridurre significativamente il malessere collegato alle esperienze disturbanti e dolorose.
 
Questa metodologia si basa sulla rievocazione dei ricordi disturbanti e considera i diversi aspetti dell’esperienza, ovvero quelli cognitivi, emotivi, comportamentali, sensoriali e neurofisiologici, promuovendone un’integrazione adattiva; utilizza i movimenti oculari (stimolazione bilaterale alternata) o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra, per promuovere l’elaborazione dell’esperienza e una maggiore comunicazione tra gli emisferi cerebrali.
L’individuo rimane completamente cosciente durante tutto il lavoro ed è il suo cervello che guida e controlla tutto il processo.
 
Numerosa è la letteratura in merito all'EMDR, che viene considerata, anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, quale trattamento d'elezione per il Disturbo Post Traumatico da Stress e per i traumi psicologici. Attualmente, è un metodo ampiamente utilizzato anche per il trattamento di varie patologie e disturbi psicologici e psichiatrici. Promuove, infatti,  l'elaborazione di eventi stressanti e traumatici di diversa natura ed entità:
  • piccoli/grandi traumi subiti nell'età dello sviluppo
  • eventi stressanti nell'ambito delle esperienze comuni (lutti, malattie croniche, malattie invalidanti, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti..)
  • eventi stressanti al di fuori dell'esperienza umana consueta quali disastri naturali (terremoti, inondazioni..) o disastri provocati dall'uomo (incidenti gravi, torture, violenza, abusi, maltrattamenti..)
 
L’EMDR viene, inoltre, utilizzata per stimolare e riattivare risorse adattive nell’individuo e per rinforzare vissuti ed esperienze positive, in modo da accrescere l’autostima e il senso di autoefficacia personale. Questo risulta fondamentale anche ai fini del processo di elaborazione degli eventi disturbanti, in quanto, durante il processo di elaborazione stesso, questi si associano ad informazioni maggiormente adattive, in modo da permettere nuovi apprendimenti. Per questo motivo, prima di iniziare il processo di elaborazione, risulta importante riattivare esperienze positive e di padronanza dell’individuo.

Per approfondire:
 
Alcuni materiali e indicazioni bibliografiche:
  • “Lasciare il passato nel passato. Tecniche di auto-aiuto nell'EMDR” F. Shapiro – ed. Astrolabio Ubaldini (collana Psiche e coscienza)
  • “Traumi psicologici, ferite dell’anima. Il contributo della terapia con EMDR” I. Fernandez, G. Maslovaric, M Veniero Galvagni – ed. Liguori Editore
  • “Manuale di EMDR e terapia familiare” F. Shapiro, F. W. Kaslow, L. Maxfield – ed. Ferrari Sinibaldi
  • “Esperienze traumatiche di vita in età evolutiva. EMDR come terapia” E. Simonetta – ed. Franco Angeli
  • “Tu non ci sei più e io mi sento giù” A.R. Verardo, R. Russo – Disegni Paolo Samarelli
  • “EMDR - Desensibilazione e rielaborazione attraverso movimenti oculari” F. Shapiro – McGraw-Hill
  • “EMDR: Uno strumento di dialogo fra le psicoterapie” M. Balbo – McGraw-Hill
  • “EMDR: Una terapia innovativa per l'ansia, lo stress e i disturbi di origine traumatica” F. Shapiro, M. S. Forrest – ed. Casa Editrice Astrolabio
  • “L'EMDR con Bambini e Adolescenti” R. Greenwald – ed. Casa Editrice Astrolabio
  • “EMDR: la nuova tecnica fondata sul movimento guidato degli occhi che fa superare traumi, fobie e ansia” C. T. Eschenroder – Edizioni RED